Molti hanno scritto di lui, come il fotografo sconosciuto più famoso al mondo, non a caso il sig. Corrado Banchi alcuni lo hanno anche ribattezzato “Bianchi”.
Era il 15 gennaio del 1950 e allo stadio di Firenze si svolgeva la partita Fiorentina-Juventus; Carlo Parola difensore della signora esegue un disimpegno in difesa con un gesto atletico particolare: una rovesciata, forse l’unico gesto degno di nota in 90 minuti anonimi che dopotutto terminarono a reti inviolate.
«[…] Parte un lancio di Magli verso Pandolfini. Egisto scatta, tra lui ed il portiere c’è solo Carlo Parola; l’attaccante sente di potercela fare ma il difensore non gli dà il tempo di agire. Uno stacco imperioso, un volo in cielo, una respinta in uno stile unico. Un’ovazione accompagna la prodezza di Parola.»
Il fotografo Banchi immortala la scena, lui era già un innovatore, uno che faceva fotografia con le gambe, muovendosi sempre. Amava il dinamismo ed avrebbe voluto che le sue immagini potessero muoversi, un desiderio tale, che successivamente lo portò a diventare il primo cineoperatore mobile d’Italia.
Banchi, alla scena conferì forza e dinamismo, ma non rimase colpito dalla fotografia, tant’è che tutti i rulli scattati in quella giornata, vennero venduti ad un quotidiano al prezzo di 3.000 lire, come avveniva ogni volta che seguiva la Fiorentina.
Nessuno poteva immaginare che una fotografia di quella domenica, grazie all’apporto dell’artista italiano Wainer Vaccari, potesse diventare un simbolo conosciuto in tutto il mondo, nonché ancora l’attuale logo delle figurine dei calciatori Panini.
Corrado Bianchi (Firenze 1912 – Massa Marittima 1999)
Stampata in tutti i modi e in tutti i continenti, per decenni in 300 milioni di copie, l’autore nulla poté mai rivendicare e pretendere sull’utilizzo di una delle immagini più conosciute del nostro pianeta.
// Articolo di Diego Pizi