Nel National Accelerator Laboratory hanno scattato le prime foto digitali a 3.200 megapixel, le più grandi mai realizzate in un unico scatto, con una straordinaria gamma di sensori e che diventeranno il cuore e l’anima del Vera C Rubin Observatory.
Le immagini sono tanto grandi che sarebbero necessari 378 schermi TV 4K ad altissima definizione per visualizzarne una a grandezza naturale e la loro risoluzione è così alta che sarebbe possibile vedere una pallina da golf da circa 24 chilometri di distanza. Queste appena descritte sono le specifiche che a breve saranno alla base di una ricerca astrofisica senza precedenti.
I sensori poi saranno integrati nella fotocamera digitale più grande del mondo, attualmente in costruzione presso lo SLAC in California. La telecamera produrrà immagini panoramiche dell’intero emisfero celeste australe, ed in questa maniera, verrà creato il più grande film astronomico di tutti i tempi che farà luce su alcuni dei più grandi misteri dell’universo, tra cui la materia oscura e l’energia oscura.
Le prime immagini scattate con i sensori sono state un test per il piano focale della fotocamera, il cui assemblaggio è stato completato a gennaio. Un piano focale simile al sensore di una fotocamera dei nostri telefoni cellulari, ma molto più sofisticato. Contiene infatti 189 sensori, ognuno da 16 megapixel. Tutto ciò consente di ottenere immagini nitide ad una risoluzione altissima.
Specifiche a dir poco sbalorditive, che serviranno a raccogliere informazioni per migliorare la nostra conoscenza sulle galassie. L’osservatorio sarà una meravigliosa struttura per un’ampia gamma di scienze: dagli studi dettagliati del nostro sistema solare agli studi di oggetti lontani verso il confine dell’universo visibile.
Il team di studio per eseguire un primo test importante e scattare le immagini demo da 3.200 megapixel, vista la mancanza di una effettiva fotocamera completamente assemblata, ha dovuto “ripiegare” sulle basi della CAMERA OBSCURA, utilizzando infatti un foro stenopeico dalle dimensioni di 150 micron (0,15 millimetri).
La fotocamera dalle dimensioni di un SUV, entro la metà del 2021 sarà pronta per i test finali prima di iniziare il suo viaggio verso il Vera C Rubin Observatory in Cile.
// Articolo di Diego Pizi