In davvero pochi passaggi, vecchie immagini e non solo, riprendono vita con risultati realistici e talvolta inquietanti.
Provate anche voi se volete, (www.myheritage.it/deep-nostalgia) magari iniziando con personaggi storici, poiché rivedere muoversi in modo realistico parenti, amici e conoscenti defunti potrebbe risultare una situazione non proprio piacevole per tutti.
Noi comunque oltre ad esserci divertiti con due ritratti storici di Louis Daguerre e William Fox Talbot, vogliamo parlarne basandoci sul servizio proposto da MyHeritage, società israeliana specializzata in ricerche genealogiche, che con la startup D-ID, lancia: Deep Nostalgia. Tutto ciò visto anche l’interesse che tantissimi utenti hanno dimostrato nel mondo; poiché in effetti se i risultati possono essere discutibili è difficile rimanere indifferenti a questa tecnologia.
Viene sfruttata l’intelligenza artificiale ed è applicato il movimento ad uno scatto, l’animazione diventa protagonista dell’immagine 2D – con un sorriso o un battito di ciglia –. La funzionalità è molto simile all’intelligenza artificiale, che permette di collocare il volto di una persona al posto di un’altra. Qualsiasi ritratto, con i gesti che più si adattano a quelli presenti nei loro database, accennerà mimiche facciali. Sono 5 i tentativi gratuiti che si hanno a disposizione dopo essersi registrati alla piattaforma, in più c’è anche l’opportunità di scaricare o condividere il risultato; chi paga un abbonamento ha la possibilità di creare animazioni senza limiti (euro 10,75 mensili con addebito annuale).
La società MyHeritage tiene a precisare che il servizio è pensato “per un uso nostalgico”, come se volessero tutelarsi a prescindere, soprattutto da eventuali critiche. Si era detto che dell’argomento ne volevamo parlare per mettere in luce le potenzialità del servizio offerto, ma non possiamo esimerci dal riflettere sul fatto che MyHeritage sta accumulando una infinita quantità di dati personali (non dimentichiamo che supporta anche il servizio ricerche genealogiche) e biometrici, derivanti questi ultimi dalle immagini caricate e con le quali si raggiunge lo scopo finale.
Al di là di tutto però, la cosa certa è che l’intelligenza artificiale sta facendo passi da gigante con una facilità d’uso ed una disponibilità delle tecnologie per certi versi imbarazzante. Un percorso questo, che nel futuro produrrà tante difficoltà nel distinguere il vero dal falso.
// Articolo di Diego Pizi