Il 18 dicembre al PAN di Napoli, promossa dall’Assessorato alla Cultura, verrà inaugurata GARAGE STILLS di Jacquie Maria Wessels, una realtà che sta scomparendo lasciando sempre più spazio alla tecnologia.
Un particolare progetto, in cui l’autrice, olandese e fiamminga, è andata alla ricerca delle autofficine di tutto il mondo, ponendo maggiore attenzione sui colori, sulle forme nonché dagli oggetti per molti sconosciuti che ha trovato al loro interno.
Maria Wessels è riuscita a creare nature morte direttamente sul posto, sfruttando tutto ciò era a sua disposizione e che poteva essere ragionevolmente spostato per costruire la scena finale. Un risultato per certi versi freddo, poiché mette in evidenza il dissolversi di un tempo ormai passato; ma è importante che in questi “non-luoghi” le sue creazioni lascino spazio all’immaginazione, tanto che fra gli attrezzi, strumenti ed altro aleggia la presenza di chi vi lavorava: l’uomo!
Proprio a Napoli, l’occhio attento e la sua capacità creativa oltre che di comunicazione, si sono soffermati sulle immagini appese dei santi e sugli ormai noti calendari femminili che ne fanno da contraltare. Luoghi che stanno scomparendo sia fisicamente che nella visione, poiché oggi il cliente rimane in attesa nelle reception, in compagnia di riviste, giornali specializzati e magari un buon caffè.
Non una mera documentazione, ma una interpretazione degli spazi, le foto infatti, raccontano quanto la tecnologia computerizzata possa diventare veicolo di perdita e smarrimento di memoria. Le circa 30 opere realizzate con fotocamera analogica medio formato (120x120cm), veicolano lo sguardo di chi osserva ad una visione solo apparentemente antiquata, poiché riesce a caratterizzare il passaggio dell’uomo, oggi costantemente costretto a lavorare in luoghi sempre meno umanizzati.
Immagini a metà tra reale ed immaginario, tra pittura e fotografia, tra passato e presente…
La mostra rimarrà aperta fino al 13 gennaio 2022 per informazioni Palazzo delle Arti di Napoli
// Articolo di Diego Pizi