Un maestro e il suo allievo, e la volontà di “mettere a nudo” fotograficamente la propria metropoli, Tokyo, città tra le più cosmopolite al mondo, questo quanto emerge dai numerosi scatti di Tomatsu e Moriyama, esposti al MAXXI di Roma e curati da Hou Hanru ed Elena Molisi.
Il Museo nazionale delle arti del XXI secolo propone TOKYO REVISITED, un evento finanziato dal MiC e dalla Regione Lazio, preposto a narrare con gli occhi di Tomatsu e il suo allievo Moriyama la città di Tokyo la quale con i suoi 14 milioni di abitanti ha sempre regalato ai due grandi fotografi giapponesi numerosi spunti.
Il percorso sarà suddiviso in aree tematiche, tra queste il “mondo dell’eros” e la messa in scena della sua bellezza proibita, o ancora mostrando le numerose strutture urbane nel “il mondo come infrastruttura”.
Dalla narrazione non sarà sottratto il noto quartiere a luci rosse giapponese nella sezione “Shinjuku, il mondo oscuro”, chiamato anche “distretto dei divertimenti”, che è stato molto esplorato dai due artisti i quali lo hanno reso secondo molti una delle mete turistiche più conosciute e fotogeniche dell’intera Tokyo.
Filo conduttore della mostra sarà non solo quello di mettere in luce il dinamismo della metropoli nipponica con il suo traffico frenetico, ma anche quello di connettere quest’ultima alla caput mundi per eccellenza, Roma, quest’ultima connessa con la maestosità del passato ma sempre con una visione verso il domani in ottica futuristica.
“questa mostra è anche un’occasione per noi di capire come introdurre gli artisti dall’altra parte del mondo per integrarli nel contesto di Roma. Ci presentano un dinamismo interessante che mette insieme il contesto di Roma, che è una città sempre in movimento, come quella di Tokyo.”
Come ha voluto sottolineare Houn Hanru, uno dei curatori dell’esposizione.
2 Fotografi che con i loro linguaggi audacemente innovativi, nati nel contesto di continua crescita urbana di Tokyo, hanno saputo raccontare quest’ultima come “cani randagi che percorrono la città”, non estraniandosi dalla realtà da raccontare, bensì “identificandosi” e conoscendo profondamente l’ambiente e renderlo così, anche nei più minimi dettagli, il più familiare possibile.
Mezzo tramite cui esprimere il contesto urbano in continua evoluzione, la fotografia, interpretata dai due fotografi non tanto come un genere artistico, tramite cui esprimersi, ma piuttosto come un modo di vivere.
“sono due artisti molto importanti per la storia della fotografia del dopoguerra giapponese. I due artisti sono personaggi che portano una nuova prospettiva con cui guardare questa storia, attraverso, secondo loro, un approccio molto speciale, come un cane errante che si trova in un nomadismo permanente.”
ha specificato sempre Hanru
I due maestri di fama mondiale, influenzati dai movimenti artistici sperimentali, pur con il comune interesse nel documentare la città nella sua quotidianità, tra il traffico frenetico e i momenti di sosta dei veicoli, tra poesia e violenza, si distinguono però nell’area d’indagine: se infatti Tomatsu cerca scene di natura politica e sociale, il suo allievo, Moriyama si è sempre interessato invece di mettere in risalto la società consumistica evidenziandone anche i lati negativi.
L’esposizione, aperta fino al 16 Ottobre 2022, sarà accompagnata anche da dibattiti e proiezioni finalizzate a raccontare i profondi cambiamenti vissuti nel secondo dopoguerra dal Giappone oltre che dall’intera Tokyo, città trasformatasi da capitale imperiale a metropoli urbana cosmopolita, quale è oggi, anni questi in cui i due fotografi si sono formati e hanno prodotto gran parte dei loro lavori artistici.
“tutti abbiamo un modo diverso di osservare le fotografie, un modo che cambia a seconda dello spettatore. Qualunque sia il vostro modo, sia le mie foto che quelle di Tomatsu rimangono impresse in chi le guarda, qualunque sia la città o il Paese dove esponiamo”
Daido Moriyama, MAXXI, 8 Aprile 2022
Info: https://www.maxxi.art/events/tokyo-revisited-daido-moriyama-con-shomei-tomatsu/
//Articolo di Fausto Fiore