L’ottantesimo anniversario dello sbarco angloamericano in Sicilia e la successiva occupazione militare dell’isola nel 1943, è l’occasione privilegiata che ha portato alla realizzazione della mostra “La guerra in casa. L’Operazione Husky a Regalbuto, Catenanuova e Centuripe (luglio-agosto 1943)”, curata da Angelo Plumari con la collaborazione di Paolo Valvo, docente di Storia contemporanea dell’Università Cattolica, che è stata inaugurata il 25 agosto presso lo spazio espositivo Antiquarium di Centuripe in Sicilia.
Denominata appunto “Il Balcone di Sicilia” da Garibaldi, per la sconfinata visuale offerta dai suoi panorami, Centuripe, anticamente Centuorbi, è un piccolo comune italiano di circa 5.000 abitanti in provincia di ENNA. I luoghi, la storia, l’arte e gli scorci della “stella dell’ennese”, offre atmosfere e gusti di una tradizione siciliana ancora parzialmente sconosciuta.
Le stesse atmosfere che il genio creativo di uno dei fotografi di guerra più discussi al mondo, Robert Capa, riuscì a catturare sempre nel ’43 e che sono poi diventate immagini iconiche, come quella del soldato americano chino sulle gambe che chiede indicazioni ad un contadino.
Un plauso va fatto, perché ancora una volta troviamo l’esempio di valorizzazione delle innumerevoli testimonianze materiali e immateriali, (come immagini fotografiche) presenti nei rispettivi territori, che oltre a consolidare una memoria diffusa degli eventi legati allo sbarco, contribuiscono anche all’educazione civile. Tutto ciò con la convinzione di base che la raccolta e l’organizzazione del patrimonio culturale di un territorio sia un elemento chiave anche per il suo futuro sviluppo sociale ed economico.
Lo sbarco angloamericano in Sicilia e la successiva occupazione militare dell’isola – “Operazione Husky”, 10 luglio / 17 agosto 1943 – ha conosciuto nei comuni di Centuripe, Catenanuova, Regalbuto, Agira e Troina alcune delle sue pagine più cruente e strategicamente decisive.
Promuovere presso un pubblico ampio la conoscenza dell’entroterra ennese e della sua storia, anche in un’ottica di slow tourism, è uno degli obiettivi del progetto accanto a quello di riflettere sulle conseguenze del conflitto per la popolazione civile, nell’ottica di favorire la costruzione di percorsi di pace e di una cultura dell’incontro e del dialogo tra i popoli.
La mostra sarà aperta al pubblico fino all’8 gennaio 2024 e sarà visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 9 alle 14, con ingresso gratuito. Per info: Ufficio Turistico di Centuripe tel. 0935 919480 e-mail ufficioturistico@comune.centuripe.en.it.
dp