Il Museo d’Arte Moderna di Bologna – MAMbo, è lieto di presentare la mostra Architettura e fotografia nelle campagne dell’Emilia-Romagna.
Il progetto espositivo, inaugurato il 29 settembre, rimarrà visibile fino al 7 gennaio 2024, e si articola sul confronto tra due diversi modi di conoscere – quello della fotografia e dell’architettura – che, pur nella propria autonomia, mirano all’obiettivo comune di rendere comprensibili quei luoghi costruiti, in cui risiede l’identità collettiva.
La mostra, a cura di Lorenzo Balbi, è parte del progetto Architettura rurale in Emilia-Romagna. Per la prima volta architettura e fotografia trovano un luogo in cui esporre i caratteri di un territorio sempre meno “visibile” intersecando il lavoro visivo di Guido Guidi, figura cardine della fotografia italiana dal secondo Novecento, con le ricerche sull’architettura nella sua dimensione territoriale, che Maura Savini svolge da tempo presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna.
Se da un lato disegni, carte e documenti storici descrivono il territorio con i modi dell’architettura, dall’altro il lavoro di Guidi arricchisce di un nuovo capitolo la lunga meditazione per immagini che fin dagli anni Sessanta l’autore romagnolo rivolge al tema del paesaggio, in particolare a quello marginale della provincia italiana.
La fotografia si è confrontata nel tempo costantemente con l’architettura, entrambe, in quanto attività umane disciplinate dal progetto dell’uomo, e dunque da un pensiero, sono in grado di rendere comprensibile un luogo, un edificio, così come un territorio edificato, pur operando con dimensioni differenti. Come per l’architettura, una buona fotografia si ottiene in seguito a un processo di selezione e semplificazione.
La produzione di Guidi occupa un posto fondamentale nella riflessione sul paesaggio. Artista straordinariamente prolifico, non ha mai smesso di mettere in discussione l’atto del vedere attraverso il mezzo fotografico.
I disegni e i rilievi architettonici, oltre ai documenti storici e ai materiali fotografici, presentati per la prima volta al MAMbo, documentano la ricerca condotta da Maura Savini sulle architetture, sull’organizzazione del suolo e sugli insediamenti dell’area padana.
Se nella città contemporanea gli edifici del lavoro sembrano rispondere in modo meccanico alle necessità funzionali, gli edifici rurali mostrano il più delle volte straordinarie idee architettoniche e ricchezza nella varietà di soluzioni messe a punto per il medesimo scopo, affermando così un’idea di funzione più ampia e allargata.
dp