Nel 2020, in un momento di particolare “sospensione” dovuto alla pandemia, Luigi Spina è stato l’unico ad avere accesso all’antica città di Pompei, a seguito dell’affidamento di una campagna fotografica commissionatagli dal Parco Archeologico di Pompei.
Senza l’ausilio di alcuna luce artificiale, il fotografo, non nuovo in queste tipologie di lavori, tant’è che sono oltre 22 i libri fotografici di ricerca personale pubblicati e altrettanto numerose le campagne fotografiche eseguite per prestigiose istituzioni e musei, si è ritrovato immerso in una città deserta e silenziosa, che ha rievocato la sua antica tragedia, riuscendo a realizzare più di 1450 scatti che alla fine hanno costituito il corpus fotografico del progetto editoriale: INTERNO POMPEIANO, pubblicato da 5 Continents Editions – 2023.
Un volume che vi farà fare un viaggio tra gli interni delle case di Pompei grazie all’inedito approccio fotografico, con l’utilizzo di una fotocamera medio formato, Spina, ha dato vita ad immagini mai viste prima, raffiguranti uno dei siti più sorprendenti dell’antichità classica. Guidati dall’occhio del fotografo, i lettori potranno visitare nuove zone della città romana, e in ognuna di queste rimarranno affascinati davanti al panorama che si apre ad ogni pagina. Scopriranno vedute originali, una sorprendente varietà di pavimenti a mosaico, i disegni geometrici e la bellezza delle pitture murali recentemente scoperte, alcune delle quali purtroppo danneggiate.
In questo lavoro la fotografia è l’arte figurativa che ha una funzione di primo piano; ma anche l’architettura gioca un ruolo estetico e non meramente strutturale: le colonne infatti scandiscono il paesaggio; così come le rientranze e le aperture che modellano le ombre, le pareti infine aiutano lo sguardo del lettore verso scorci inconsueti e molto luminosi.
Altra caratteristica da considerare nella visione del libro, è l’ottimo dialogo che il fotografo ha saputo instaurare tra gli interni e gli esterni di queste abitazioni. La natura infatti non è solo il tema centrale delle decorazioni pittoriche, ma è presente negli arbusti e nelle chiome degli alberi, nella bassa vegetazione, e tutto ciò riesce a fondersi in modo davvero emblematico.
dp