Intro
Intervista di Vanessa Cancelliere
Maurizio Galimberti è a tutti gli effetti un artista.
Un fotografo capace di osare; un fotografo perennemente proteso verso il miglioramento, uno di quelli che non ha paura della pittura anzi, attinge ad essa a piene mani convinto che sia il solo modo per fare la vera fotografia d’autore. Ad Orvieto sarà uno dei nostri relatori e, aspettando di conoscerlo di persona, lo abbiamo intervistato così da provare a capire l’artista, si, ma anche l’uomo!
Tema e titolo della nostra Convention è Mutamenti, ovvero come è cambiata e come cambierà la cultura dell’immagine. Ti senti di fare una previsione sul futuro della fotografia d’autore?
I fotografi sono autori solo se guardano alla storia dell’arte, come ho fatto e continuo a fare io stesso. E con storia dell’arte intendo pittori e scultori, si, ma anche registi. Seguire questi professionisti significa intraprendere una strada che nulla ha a che fare con il mercato della fotografia, che oggi è il dictat: la fotografia d’autore è prima di tutto mercato dell’arte e per alimentarlo, i fotografi, non devono limitarsi a scattare ma impegnarsi anche a studiare, confrontarsi e imparare…a mutare!