Il nuovo libro del fotografo statunitense Alec Soth “A Pound of Pictures” è un insieme di lavori realizzati tra il 2018 e il 2021 e riuniti in una miscellanea creata per parlare del processo fotografico in sé.
Alec Soth è nato nel 1969 e vive a Minneapolis, Minnesota. Ha pubblicato più di 25 libri, di cui Sleeping by the Mississippi, Niagara e Songbook sono i più conosciuti. Il primo volume pubblicato nel 2004, che raccoglie le foto scattate in cinque anni alle persone e ai paesaggi incontrati lungo il fiume Mississippi, gli è valso la reputazione come uno dei migliori fotografi documentaristi contemporanei.
L’idea di Soth quando ha iniziato il progetto “A Pound of Pictures” era di realizzare un lavoro più documentario, ripercorrendo appunto il percorso del treno funebre che nella primavera del 1865 trasportò il presidente statunitense Lincoln da Washington DC alla sua città natale di Springfield, nell’Illinois.
Da questa idea ne è conseguito un viaggio quasi casuale, con mete scelte anche lanciando freccette su una cartina e cose fotografate ispirandosi a liste scritte e incollate al volante della sua auto. Dell’idea originaria rimangono solo alcune immagini come ad esempio un busto di Lincoln, o persone che si fanno fotografare davanti alla sua statua.
In un’anteprima su Instagram della mostra che a New York alla Sean Kelly Gallery (14 feb – 26 feb 2022) ha accompagnato il libro, Soth ha spiegato che per lui il punto era riflettere sul peso fisico ed emotivo della fotografia: essendo cresciuto con il metodo analogico, fotografare per lui significa catturare un soggetto e metterlo su carta, creando un oggetto/manufatto fisico.
Anche se questo processo è ormai cambiato con l’avvento del digitale, Alec continua a pensare alla fotografia in questa maniera; e proprio l’interesse nei confronti del manufatto lo ha portato non solo a fotografare, ma a comprare foto nei mercatini e dai collezionisti: proprio uno di questi incontri dà il nome al libro, quando conosce infatti un antiquario che vende foto a peso.
Nelle pagine del volume, ci sono foto che sembrano avere un andamento casuale, si potrebbe percepire la mancanza di una progettualità, che trova il suo significato proprio nell’esercizio mentale che Soth fa e chiede di fare: riflettere sul desiderio di cristallizzare l’esperienza attraverso le immagini, sugli effetti che ha nel processo fotografico, su come le foto abitano il mondo e vengono accumulate per realizzare quel desiderio.
https://alecsoth.com/photography/
// Articolo di Diego Pizi