DIEGO BARDONE nasce a Milano nel 1963. Si avvicina alla fotografia alla metà degli anni ’80, collaborando con il quotidiano Il Manifesto e alcune agenzie fotografiche. Gli accadimenti della vita lo portano altrove e non scatta una fotografia per più di 15 anni.
Passione mai sopita, rinata per caso dodici anni fa. La strada è il suo habitat naturale, la semplicità dello scorrere della vita di tutti i giorni ciò che ama ritrarre usando il bianco e nero come mezzo espressivo d’elezione. Al suo attivo diverse mostre, personali e non, e pubblicazioni su alcuni magazine fotografici, italiani e internazionali.
‘Street life Milano‘ è la summa di 12 anni di lavoro.
L’idea del libro nasce dal mio incontro con Francesco Tadini, e sua moglie Melina Scalise, titolari dello Spazio Tadini – Casa Museo. Francesco ha lanciato l’idea, Gilberto Gavioli editore indipendente, titolare della casa editrice ‘Edizioni del foglio clandestino, ci ha contattato e ha deciso di sposare il progetto, insieme alla sua compagna e socia, Giovanna Daniele. Dopodichè si è deciso di affidare editing e veste grafica a Maurizio Garofalo, photoeditor che non ha bisogno di alcuna presentazione, essendo tra i più affermati e riconosciuti in Italia.
Il libro è diviso in varie sezioni. È un diario quotidiano, un perenne omaggio a coloro che, inconsapevoli attori, ho la ventura/fortuna di incontrare nel mi peregrinare per le strade della mia città. come se osservassi me stesso in una sorta di specchio virtuale che trova la sua dimensione nel nostro reale quotidiano.
Abbiamo tutti gli stessi volti, le stesse gioie, le stesse speranze: io sono loro, loro la trasposizioni in immagini della mia allegria vagabonda. Vorrei dimostrare che la semplicità è sinonimo di bellezza, vorrei mostrare, come era solito dire Doisneau, un mondo ‘gentile’, un mondo che amo e che m renda in qualche modo felice.