Il libro “Ephemeral Freedom”, cioè “libertà effimera”, parlerà della mia esperienza personale vissuta con la comunità dei Caminanti; una visione intima e introspettiva, “lontana” dalle precedenti pubblicazioni di taglio foto giornalistico.
IL PROGETTO FOTOGRAFICO
Gli “invisibili” girovaghi siciliani, continuatori di un’antica tradizione incentrata sulla parola e sulla vendita di palloncini, oggi sono una “macchia nera” per gli abitanti di Noto, una macchia che va cancellata subito. “Caminanti” deriva dal termine siciliano “camminatori”, una storia quasi sconosciuta in Italia, tenuta nascosta dai cittadini di Noto che non hanno mai accettato i caminanti come parte integrante della comunità siciliana. È una comunità nella comunità, nei loro gesti traspaiono i tratti dell’appassionata teatralità siciliana, ma il loro spirito è nomade. Ero curiosa di scoprire di più su questa comunità che vende l’oggetto che più ci fa sognare anche da adulti: i palloncini gonfiabili. Nell’immaginario comune, sono così colorati, evocativi di sogni, leggerezza, felicità.
In realtà, entrando in contatto con la loro quotidianità, interpreto questi palloncini come metafora della loro anima nomade, simbolo di libertà effimera: aria racchiusa in un sacchetto di plastica che non può volare perché legata a un filo o ad un bastone, tenuta in mano e dominata da altre persone; esattamente come la loro condizione ghettizzata e discriminata a Noto.
Il reportage è stato pubblicato sul Washington Post, su Rolling Stone e su SkyTG24; citato nell’articolo “8 Photo Stories That Will Challenge Your View Of The World” di BuzzFeed News; selezionato da giuria internazionale per l’esposizione al Rotterdam Photo Festival – Maatrice ne cura l’allestimento in partnership con l’Istituto Italiano di Cultura Amsterdam – durante la Rotterdam Art Week.
BIOGRAFIA
Arianna Todisco è una fotografa e visual storyteller che vive a Milano, originaria di Barletta, Puglia, classe 1995.
La sua è una fotografia integrale, fisica, volta a cogliere la parte sensibile delle storie sociali e culturali dei nostri giorni attraverso l’applicazione di un nuovo linguaggio del reportage. Il suo sguardo si concentra sulla relazione emotiva e fisica tra gli esseri umani e l’ambiente circostante.
Nel 2019 consegue la sua laurea in Nuove Tecnologie dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Brera con una tesi che esplora i nuovi linguaggi comunicativi del reportage nel campo dell’arte.
Partecipa a vari workshop, mostre collettive e residenze artistiche come la mostra fotografica presso il Padiglione di Arte Contemporanea di Milano con un progetto realizzato durante il workshop “”Armin Linke. L’apparenza di ciò che non si vede” presso il PAC stesso. Nel marzo 2018, Il progetto “Solitudinem” viene selezionato da fotografi ed esperti della prestigiosa agenzia fotografica Magnum Photos e Contrasto per la collettiva “ORA” presso Fondazione Carispezia, La Spezia.
Nel settembre 2019 viene selezionata da Canon Italia e Canon France per partecipare al Canon Student Program 2019, grazie ad una borsa di studio nella cornice di uno dei maggiori festival di fotogiornalismo, il Visa Pour L’image a Perpignan. Nel ottobre 2019 è tra i nove finalisti del Talent Prize 2019 organizzato da Insideart Magazine, ricevendo per l’opera “Villaggio dei Fiori” la Menzione Speciale della Giuria ed espone la stessa presso il Mattatoio, Museo di Arte Contemporanea di Roma. Nel 2020 termina i suoi studi di fotografia a CFP Bauer Milano e nello stesso anno viene selezionata per il prestigioso Eddie Adams Workshop di giornalismo; successivamente fonda la casa di curatela fotografica, Maatrice, di cui ne riveste il ruolo di Direttore esecutivo.
Il libro è attualmente in campagna crowfunding con Selfself books (la campagna è attiva fino al 4 Agosto).