Dopo il grande successo ottenuto dalla fotografia italiana al Festival Internazionale della fotografia Cinese, Fiof punta ancora più in alto
Dalla Cina riportiamo a casa tante soddisfazioni e accordi commerciali che rivaluteranno la nostra arte e il nostro Paese
Lishui, Novembre 2015, é l’immancabile appuntamento che puntuale ogni due anni riunisce il meglio della fotografia internazionale nella capitale cinese della cultura e dell’immagine.
Milioni i visitatori, appassionati di tutte le etá, studenti, critici e professionisti; accanto a questi celebritá della fotografia internazionale contemporanea, uno per tutti il maestro Sebastiao Salgado.
In un festival dove é l’incontro fra culture a fare la differenza, la presenza di Salgado, profeta indiscusso della fotografia sociale e culturale, é stata come una ciliegina posta in cima ad una torta che già da sola aveva il suo grande valore.
Impeccabile l’ accoglienza della Cina: dall’organizzazione agli allestimenti tutto fila alla perfezione e noi di Fiof, dall’Italia, portiamo l’energia e la forza indispensabili per essere all’altezza della situazione.
I 45 fotografi scelti per rappresentare il meglio della fotografia nostrana contemporanea sono la nostra certezza, il nostro fiore all’occhiello. Il padiglione a noi dedicato é il più grande dell’intera struttura espositiva, utenti, visitatori ed organizzatori, si entusiasmano nell’osservare gli scatti d’autore proposti dal FIOF.
Nonostante le diverse culture, la fotografia italiana colpisce il pubblico cinese, tanto da offrire al FIOF la possibilità di ospitare autori italiani nl museo cittadino per uno spazio permanente.
L’arte fotografica ha questa capacità: accorcia le distanze, geografiche e culturali, é il linguaggio universale per antonomasia. Uno scatto non va spiegato a parole, è una forma espressiva autonoma, fa tutto da solo ed é altresí capace di offrire la massima libertà interpretativa a chi lo guarda.
La Cina non é mai stata così vicina, i nostri lavori fotografici hanno saputo abbattere ogni tipo di barriera tra noi e l’ estremo oriente al punto da condurre i due Paesi a firmare un accordo culturale di interscambio, con l’impegno di dare forma nei prossimi anni a mostre, eventi, stage formativi e concorsi. Sull’onda del successo appena ottenuto abbiamo in cantiere anche un accordo commerciale di interscambio enogastronomico, finalizzato alla valorizzazione dei prodotti Made in Italy.
Si è già deciso che, in occasione dell’annuale convention Orvietana, verranno presentate e degustate le millenarie tradizioni culinarie dei due Paesi, in un percorso parallelo di confronto e incontro fra rappresentazioni artistiche.
Ma non è tutto, l’accordo commerciale riguarderà anche la wedding photography: è nostra intenzione quella di invogliare le coppie cinesi a scegliere il Bel Paese come location esclusiva per il ‘giorno più bello’, vogliamo offrir ai nostri amici cinesi, gli splendidi scenari dell’ Italia, anche quelli semi sconosciuti, per riuscire contemporaneamente ad esaltarne e rivalutarne bellezza e unicità.
La Cina é solo la prima della lista, accordi equivalenti saranno siglati ad Orvieto con America, Emirati Arabi, Korea e Birmania.
Noi di Fiof siamo in prima linea nel voler rilanciare l’Italia; siamo un Paese ancora capace di fare grandi cose, di produrre cultura ad esempio e dalla risposta ottenuta a Lishui ci riscopriamo anche capaci di affiancarci a quei popoli che hanno la forza di tirarsi dietro l’economia mondiale.