Parma è la capitale italiana della cultura nel 2020, iniziamo a conoscerla. La città emiliana è già conosciuta come il luogo creativo dell’enogastronomia, grazie ai suoi prodotti famosi in tutto il mondo, primi tra tutti il Parmigiano Reggiano e il Prosciutto.
Ma non è tutto qui? Andiamo a conoscerla con un pizzico di curiosità in più, spulciando fra gli eventi. Dopo le giornate inaugurali del 11, 12 e 13 gennaio il calendario è già molto ricco nella prima parte dell’anno con tre mostre in programma:
• Noi, il Cibo, il nostro Pianeta: alimentiamo un futuro sostenibile, presso la Galleria San Ludovico e i Portici del Grano, dal 12 gennaio al 13 aprile;
• Time Machine. Vedere e sperimentare il tempo, presso Palazzo del Governatore, dal 13 gennaio al 3 maggio;
• Parma è la Gazzetta. Cronaca, cultura, spettacoli, sport: 285 anni di giornalismo, presso Palazzo Pigorini, dal 14 gennaio al 15 marzo.
A queste si aggiungono:
• Massimo Bartolini con la mostra On Identikit dal 16 febbraio al 22 marzo 2020;
• Luca Vitone con la mostra Il Canone dal 4 aprile al 30 maggio 2020;
Mentre ad ottobre è in programma una mostra dedicata al designer Spiekermann, il quale ha creato la visual identity di Parma 2020.
Altro progetto da non perdere è quello di Oliviero Toscani e dello studio Fabrica, per realizzare la più grande ricerca iconografica mai fatta su Parma e sul suo territorio.
Il progetto si chiama IMAGINE PARMA – POINTS OF VIEW, una documentazione urbana che partirà a febbraio 2020 e terminerà in estate. Un reportage collettivo che si pone l’obiettivo di fotografare ogni aspetto della città e della parmigianità, dalle eccellenze famose ai meandri più nascosti: cibo, storia, politica, musica, negozi e musei, gallerie e industrie, artigiani e artisti, scuole e chiese, animali e circoli, associazioni sportive e centri sociali, negozi e prigioni, parmigiani vecchi e nuovi, gente che va, gente che viene, tratti somatici unici e diversi della stessa razza umana.
// Articolo di Diego Pizi