Nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo si legge:
“Tutti gli uomini nascono liberi ed uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.
Ma gli uguali sono diversi, per definizione.
La diversità di cultura, di carattere, di gusti, di attitudini e di ingegno sono l’espressione evidente della nostra uguaglianza. Sono il segno che l’uguaglianza vive nella diversità. E che dobbiamo trovare non dei valori condivisi, come si sente ripetere un po’ da ogni parte, ma trovare la convivenza anche di valori diversi: valori che ci permettano di convivere nonostante la diversità, di vivere insieme nonostante e grazie alle nostre diversità.
Siamo uguali perché siamo diversi. La diversità, si nutre vicendevolmente e reciprocamente della diversità degli altri. E così, mentre le differenze dividono e creano disuguaglianze, la diversità unisce ed arricchisce la collettività. Il principio di uguaglianza, perciò, tutela i diversi e combatte le differenze. L’uguaglianza è sinonimo di coesione e di diversità, cioè l’esatto opposto di una visione omologante del tessuto sociale e degli uomini.
Articolo 3 della nostra Carta costituzionale recita:
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
Insomma, tutti gli uomini nascono tra loro uguali. Sono uguali. Al di là della famiglia di appartenenza, al di là dell’etnia, della religione, degli orientamenti sessuali e del ceto sociale. Siamo tutti uguali davanti alla Legge e di fronte al Mistero. L’uguaglianza implica, quindi, pari dignità e pari opportunità. Senza distinzioni dovute alla ricchezza, all’opinione politica, alla nazionalità o al censo.
L’uguaglianza degli uomini, insomma, riguarda ciascuno di noi. E non guarda al colore della pelle, degli occhi o dei capelli. La razza umana è una e una soltanto. Il genere umano è uno solo. Senza eccezioni. Senza deroghe. Senza pregiudizi.