Un’immagine conosciuta da oltre un miliardo di persone, sapete qual è? Sicuramente si! Ma è bene ricordarlo. “Bliss”, questo è il nome della famosa foto che per anni è stato lo sfondo desktop di Windows XP. L’autore è Charles O’Rear, conosciuto anche con il nome di “Chuck”, un fotografo statunitense che mai si sarebbe immaginato di immortalare un momento storico per tutta l’umanità.
Fotografo del National Geographic, che in un pomeriggio nel gennaio del 1996 si imbatté in questo rilassante paesaggio mentre stava andando a trovare la sua fidanzata. Percorrendo una strada tra le colline della Napa Valley (Contea della California) Charles notò una luce perfetta, sopraggiunta dopo un temporale, e si fermò per qualche scatto, realizzato in pellicola con la sua FujiFilm analogica, che utilizzava al tempo.
Inizialmente O’Rear – soddisfatto del risultato – vendette l’immagine a Corbis, società fondata da Bill Gates nel 1989. Qualche anno più tardi, però, fu contattato dalla Microsoft stessa, intenzionata ad acquisire anche la versione originale dopo aver scelto quella digitale per lo sfondo del sistema operativo “Windows XP”, al fine di detenerne tutti i diritti.
Quando Chuck scattò quella foto, non poteva vedere in tempo reale (come avviene oggi) il risultato finale, anche se era certo di aver fatto un buon lavoro. La consegna dell’originale servì a dimostrare che quello scatto non era stato elaborato digitalmente, ma era il frutto del tempismo e delle capacità dell’autore.
Ancora non si conosce di preciso quanto la Microsoft offrì per l’immagine originale/negativo, ma fonti vicine al fotografo parlano di circa 100.000 dollari. Con il senno del poi, una cifra che il fotografo avrebbe potuto pretendere raddoppiata o triplicata, ma niente male per un “lavoretto” di qualche minuto in un pomeriggio invernale e senza velleità alcuna.
Oggi quel paesaggio appare totalmente diverso da allora, per un motivo ben preciso: nel 1990 infatti, i vigneti che ricoprivano la collina furono infestati dalla fillossera della vite (un parassita), e i produttori decisero di eliminare tutte le piante ormai malate; in pochissimo tempo il luogo si ricoprì di una vegetazione rigogliosa. Circa 6 anni dopo, il problema della fillossera venne risolto, e le vigne vennero di nuovo reimpiantate, tant’è che il paesaggio immortalato al tempo divenne un “UNICUM”.
Sperando di aver suscitato in voi tanta curiosità, a questo link potete visionare come appare oggi lo stesso identico luogo dove venne realizzata una delle fotografie più viste e conosciute del pianeta.
Benché questa foto ha determinato un numero impressionante d’osservatori, non dobbiamo dimenticare che la sua visione era basata su un unico mezzo di diffusione: lo sfondo desktop del pc, oltre a quella cartacea, relativa a tutti gli articoli scritti appunto sul sistema operativo XP.
Detto ciò, mi spiace deludere i lettori ed i nostalgici, legati a questa immagine di uno dei s.o. con cui molti sono nati e cresciuti, ma il primato della fotografia più vista al mondo è da attribuire ad una immagine b/n di Che Guevara “Guerrillero Heroico” di Alberto Korda (L’Avana 1928 – Parigi 2001), successivamente tagliata ed ingrandita per raggiungere il vasto pubblico.
dp