Con la mostra “L’anima di Roma” di Franco Fontana e quelli di Franco Fontana si inaugura ufficialmente MFR19, il Mese della Fotografia a Roma, la grande kermesse che con oltre 250 iniziative gratuite in tutta la città, vuole promuovere e diffondere la fotografia e la cultura fotografica in tutte le sue forme e espressioni.
Dal 2 al 17 marzo, a Palazzo Merulana, cuore pulsante dell’evento, MFR19 presenta la mostra del grande maestro modenese e dei suoi allievi, a cura di Riccardo Pieroni, con l’intento di rendere omaggio al più grande fotografo italiano contemporaneo e, nello stesso tempo, compiere un viaggio attraverso il suo sguardo. Lo sguardo attento e rigoroso di un artista che, nonostante l’età, continua a portare avanti la sua missione di “rendere visibile l’invisibile” senza smettere di rischiare e cercare nuovi protagonisti.
Dieci fotografi, Alex Mezzenga, Dario Apostoli, Frausto Corsini, Francesca Della Toffola, Franco Sortini, Lisa Bernardini, Massimo De Gennaro, Giuliana Mariniello, Roberto Mirulla, Tea Giobbio, alcuni affermati altri emergenti, accomunati dalla stessa grande passione e segnati dall’incontro con Franco Fontana.
“Quelli di Franco Fontana – spiega il fotografo modenese – sono fotografi che hanno frequentato il mio workshop “Colore e creatività”, un pretesto per un incontro e un’avventura fotografica che portano a identificarsi con un linguaggio autonomo e personale. Questi autori che ho scelto ancora, almeno in parte definitivamente compiuti, sono il fenomeno nuovo che si sta muovendo, e anche se non tutti affermati, sono quelli che hanno iniziato a conoscere e capire, mettendo in atto questa presa di coscienza”.
Dieci visioni poliedriche, guidate dalla “luce” del maestro Fontana, chiamate a fotografare l’anima di Roma con un compito difficile: abbandonare regole e convinzioni, guardarsi dentro e aprirsi al nuovo.
E’ così che la fotografia diventa il miglior strumento per cogliere l’anima della città eterna, il rapporto tra classico e contemporaneo, la relazione tra storia e natura, il senso di stabilità che scompare, la frattura tra uomini, ambiente e società. Frattura che solo la fotografia può ricomporre, avvicinandosi, come dice Pieroni, all’anima di una città invisibile senza mai riuscirci pienamente.
Un lavoro intenso e affascinante che Franco Fontana e i suoi allievi hanno deciso di raccontare in una talk aperta al pubblico il 3 marzo a Palazzo Merulana. Una chiacchierata con curiosi e appassionati per conoscere meglio l’arte di un grande fotografo italiano che ha fatto della rottura degli schemi e della scossa delle abitudini mentali una regola di vita votandosi alla ricerca di quel mix perfetto ed equilibrato di emozione, colore e originalità che lo rende unico nel suo genere.
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