Dal mese di luglio 2021 la Fondazione Carlo Levi presenta “L’archivio fotografico di un protagonista del Novecento: Carlo Levi”, a cura di Daniela Fonti e Antonella Lavorgna, progetto vincitore dell’avviso pubblico “Strategia Fotografia 2020” e promosso e sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Il progetto vuole valorizzare e diffondere il fondo fotografico inedito, di proprietà della Fondazione da lui stesso creata, attualmente conservato presso l’Archivio Centrale dello Stato di Roma.
L’Archivio fotografico è costituito nella stragrande maggioranza da fotografie di altri autori, poiché Carlo Levi, si serviva raramente in prima persona del mezzo fotografico. Commissionava infatti a fotografi professionisti, il lavoro di scattare fotografie per poi trarne ispirazione nei suoi quadri e nei suoi scritti. Tutto ciò ha generato nel tempo un vasto patrimonio di stampe fotografiche, circa 8000.
L’intero fondo copre un arco temporale di circa un cinquantennio di attività: dagli anni ‘20 fino al periodo immediatamente successivo alla morte dell’artista, avvenuta nel 1975, e rivela il ruolo centrale della fotografia nel suo percorso professionale, oltre all’intensa e stratificata rete di rapporti da lui intessuti con grandi maestri fotografi, come Mario Carbone, David Seymour, Henry Cartier-Bresson e con molte figure di professionisti “minori” attive nel campo del fotoreportage e fotogiornalismo, quali Augusto Viggiano, lo Studio fotografico Scafidi di Palermo, Elio Sorci, Agnese De Donato.
Saranno tre gli step progettuali che ripercorreranno la memoria storica del nostro paese attraverso gli occhi di uno dei protagonisti del Novecento, promuovendo la comprensione dell’integrazione del linguaggio fotografico con quello pittorico e letterario, facendo emergere anche un tessuto di professionismo locale minore.
La prima iniziativa sarà fruibile totalmente online dal mese di luglio 2021, consiste nella costruzione di un prodotto multimediale concepito come un catalogo digitale, interattivo e in continuo aggiornamento, nel quale verranno presentate le prime 1200 fotografie.
Il secondo passo, previsto da settembre a dicembre 2021 presso la sede della Fondazione Carlo Levi a Roma, sarà quello di esplorare la centralità della fotografia nella restituzione di eventi della cultura storica italiana attraverso la mostra fotografica “Uno scatto che ci somiglia: la raccolta fotografica di Carlo Levi”.
Infine il terzo ed ultimo step, ad ottobre sempre presso la sede della Fondazione, riguarderà una giornata di studi “In primo piano luoghi e gente d’Italia”, un’indagine antropologica, culturale e visiva sull’intero fondo con la partecipazione di specialisti nazionali e stranieri del settore.
// Info: www.carlolevifondazione.it
// Articolo di Diego Pizi