Dopo la tappa di Chivasso (Svizzera) fino a gennaio 2021 a Trieste presso le Scuderie del Castello di Miramare sarà possibile ammirare oltre 300 opere del grande maestro triestino Marcello Dudovich, che evidenziano, attraverso la sua produzione artistica, il peculiare rapporto fra la fotografia e la cartellonistica.
Triestino di nascita e internazionale per vocazione, Marcello Dudovich (Trieste 1878 – Milano 1962) fu un illustratore, appassionato di fotografia e cartellonista di successo. Assoluto innovatore nel suo campo, costituisce uno dei riferimenti più importanti nella storia del manifesto.
Uno degli aspetti più interessanti dell’esposizione, curata da Roberto Curci e Nicoletta Ossanna Cavadini, è la possibilità di tracciare un percorso completo che dall’ispirazione data dalla fotografia, passa al bozzetto a matita o a tempera, fino al manifesto finale. Gli spunti, provengono spesso da scatti realizzati dallo stesso Dudovich, con scene estemporanee e casuali che coinvolgono familiari e amici, che si ritrovano in un buon numero di manifesti, spesso legati ad un semplice gesto.
Elementi tratti da fotografie si scoprono in alcune delle realizzazioni per La Rinascente degli anni venti e trenta. Più volte tra i suoi lavori compaiono figure femminili con in mano una bottiglia o un bicchiere, ma soprattutto la donna con le braccia distese in alto.
Le opere in mostra, oltre ad appartenere a diversi Musei e Gallerie d’Arte italiane, giungono anche da numerosi collezionisti privati, fra cui: Salvatore Galati che conserva l’intero archivio fotografico della famiglia, oltre a numerosi disegni, dipinti a olio e tempere dell’illustratore triestino, e Alessandro Bellenda che ad Alassio raccoglie e colleziona manifesti italiani e internazionali di ogni genere e periodo.
// Info: https://www.miramare.beniculturali.it/
// Articolo di Diego Pizi