Johnny Depp sarà l’interprete del fotografo William Eugene Smith nel film “Minamata”; sono già iniziate le riprese che si svolgeranno in Giappone, Serbia e Montenegro.
La trama è incentrata sul libro scritto dallo stesso Smith in collaborazione con Aileen Mioko Smith e la sceneggiatura è stata firmata da David Kessler.
Dopo la seconda Guerra Mondiale, Smith documenta una tragedia mentre lavora negli anni Settanta in Giappone per un lavoro commissionatogli da Life. Con la sua fotocamera racconta lo scandalo della malattia che ha colpito una comunità sulla costa a causa dell’avvelenamento da mercurio causato dalla Chisso Corporation, mentre la polizia locale e il governo ha occultato quanto accaduto.
Le vittime dopo aver fatto causa alla società, ritenendola responsabile del disastro ambientale, ottengono un enorme risarcimento.
Ma chi era W. Eugene Smith?
Fanaticamente dedicato alla sua missione di fotografo, una dedizione per la quale da molti editori è stato spesso considerato “problematico”.
William Eugene Smith nacque nel 1918 a Wichita, nel Kansas; già all’età di 15 anni faceva fotografie per due testate locali. Nel 1936, entrò nella Notre Dame University di Wichita, ma solo un anno dopo lasciò l’università per trasferirsi a New York. Qui studia al New York Institute of Photography e dopo pochissimo tempo, iniziò a lavorare per Newsweek. Venne licenziato perché si rifiutava di utilizzare fotocamere di medio formato e da libero professionista entra nell’agenzia Black Star.
Come corrispondente di guerra, lavorò per la rivista Flying (1943-44) e poi per LIFE (fino al 1955), successivamente si unisce a MAGNUM, dove appena due anni dopo divenne membro effettivo.
Negli anni a W. Eugene Smith crolla la fiducia verso il sistema dell’informazione americano. Ma a dispetto di ciò, nel 1971 realizzò uno dei suoi migliori reportage: Minamata.
Divenne insegnante a Tucson, Università dell’Arizona, ma dopo poco tempo, il 15 ottobre 1978 morì. I suoi archivi sono conservati presso il Center for Creative Photography di Tucson, Arizona e la eredità vive attraverso il W. Eugene Smith Fund, fondata nel 1980, che promuovere la “fotografia umanistica”.
— «A cosa serve una grande profondità di campo se non c’è un’adeguata profondità di sentimento?» —
Questa appena citata è una sua massima, che in molti conoscono e ripetono, oggi magari con un minimo di consapevolezza in più.
****didascalia foto in copertina
“Tomoko Is Bathed by Her Mother” – Scattata nel dicembre 1971 da Eugene Smith, Fin dal 1972, questa fotografia venne pubblicata dalla rivista Life e in un libro fotografico intitolato Minamata (1975 in inglese, 1980 in giapponese) facendo grandissimo scalpore e divenendo un simbolo della malattia di Minamata.
// Articolo di Diego Pizi