Dal 7 ottobre 2018 al 27 gennaio 2019 una grande mostra dedicata a Robert Capa, il più grande fotoreporter del XX secolo, fondatore, nel 1947, dell’agenzia Magnum Photos, con Henri Cartier-Bresson, George Rodger, David Seymour e William Vandiver.
Robert Capa Retrospective arriva all’Arengario di Monza a partire dal 7 ottobre. Sono circa 100 le immagini in esposizione, suddivise in 13 sezioni a cui se ne è aggiunta un’altra inedita, proprio per questa tappa monzese. Si tratta della sezione “Gerda Taro e Robert Capa” che comprende tre scatti:un ritratto di Robert, un ritratto di Gerda scattato da Robert e un loro “doppio ritratto”, un modo per portare in mostra la loro vicenda umana e la loro relazione.
La rassegna è curata da Denis Curti, il quale ha ripreso fedelmente l’esposizione originariamente curata da Richard Whelan, biografo e studioso di Capa, che a proposito del grande fotografo, testimone oculare dei maggiori conflitti del Novecento, scrive:“Se la tendenza della guerra è quella di disumanizzare, la strategia di Capa fu quella di ri-personalizzare la guerra registrando singoli gesti ed espressioni del viso. Come scrisse il suo amico John Steinbeck, Capa “sapeva di non poter fotografare la guerra, perché è soprattutto un’emozione. Ma è riuscito a fotografare quell’emozione conoscendola da vicino, mostrando l’orrore di un intero popolo attraverso un bambino”.
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