Tra i finalisti del SONY WORLD PHOTOGRAPHY AWARD 2021, nella sezione Documentary Photography c’è Vito Fusco, uno dei tanti autori che Fiof è riuscito a scoprire già nel 2017 con un lavoro di grande successo “Stonewall: The Temple” (mostra e catalogo).
Campano di Positano, si avvicina alla fotografia per gioco, fino a creare nella sua cittadina Arkimedia Lab con Antonio Casola (Web Designer), un’agenzia che si occupa di comunicazione visiva.
In finale al SONY WORLD PHOTOGRAPHY AWARD 2021, Vito approda con un progetto particolare e molto interessante: “THE KILLING DAISY”. Il piretro è conosciuto come il “fiore della morte”, pianta che una volta seminata, fornisce una resa ogni 15 giorni e per tutto l’anno.
Il soprannome descrive chiaramente il potere omicida della margherita; il piretro è coltivato principalmente sulle colline di Nakuru in Kenya ed è l’arcinemico del mondo degli insetti. Quando gli insetti incontrano la sostanza, vengono paralizzati e poi muoiono. Utilizzato per secoli come insetticida naturale, solo a metà del XX secolo il piretro ha avuto un impatto sul mercato globale dei pesticidi, guadagnandosi una posizione di rilievo tra gli insetticidi naturali. Negli anni ’80 però, iniziò la sua crisi, dettata dalla sintesi chimica dei piretroidi che portò alla fabbricazione di prodotti più economici ma non biologici.
Oggi, tuttavia, questa speciale margherita viene coltivata ancora una volta sulle colline argillose di Nakuru ad un’altitudine di oltre 1.500 m. ed il governo keniota ha deciso di liberalizzare la sua produzione, aprendola a società private nell’ambizioso tentativo di rilanciare il settore e aiutare gli agricoltori locali a soddisfare la crescente domanda globale di prodotti biologici. Una volta seminata, la pianta fornisce una resa ogni 15 giorni circa, per tutto l’anno.
Guarda la Galleria Completa del Progetto: The Kiling Daisy
Sito Ufficiale Sony World Photography Awards 2021
// Articolo di Diego Pizi